Guida pratica per far ripartire alla grande la tua attività dopo il lockdown

La tanto attesa fase 2 sta per iniziare: il prossimo 4 maggio molti torneranno a lavoro, altri dovranno attendere ancora, ma come far ripartire davvero la vostra attività?

Il periodo che stiamo affrontando è senza alcun dubbio complesso: il lockdown ha spazzato via molte delle nostre abitudini lavorative e ci ha costretto a rivedere i nostri obiettivi e il modo in cui volevamo raggiungerli.

Tutto questo ci ha catapultato all’improvviso in una realtà complicata, umanamente ma anche professionalmente, dove le certezze si sono ridotte al minimo e si naviga a vista, consapevoli che la ripartenza deve esserci, ma senza sapere bene come indirizzarla al meglio.

La verità è che anche prima di questa emergenza l’economia del singolo era, molto spesso, in sofferenza: già prima del lockdown molti liberi professionisti o piccoli e medi imprenditori avevano le loro difficoltà nel mandare avanti le loro aziende, i loro negozi, le loro attività. Molti tentavano di emergere dal grande rumore di fondo della concorrenza, tanti altri pensavano a come poter migliorare le proprie vendite o ampliare la propria fetta di mercato.

Ma adesso l’obiettivo primario è diventato un altro: ripartire.

Ripartire, una parola magica che però nasconde non poche insidie: ripartire, certo, ma come? Ripartire dall’esatto punto in cui avevamo interrotto la nostra attività? Rialzare le saracinesche dei nostri negozi o delle nostre aziende e riprendere tutto come prima? Sarebbe bello, ma guardiamo in faccia la realtà: non possiamo.

Non possiamo perché è impensabile riannodare il filo spezzato delle nostre attività professionali senza ripensarle alla radice, almeno a livello strategico e comunicativo: occorre fare i conti con una realtà completamente cambiata, con dei consumatori che – ora come ora – hanno altre esigenze, altre aspettative, altri bisogni.

E l’unico modo per ripartire veramente è prendere atto di tutto questo, capire che è arrivato il momento di dare una svolta alla propria attività facendo quel salto che, fino ad ora, avevamo troppo a lungo rimandato, qualunque esso sia: dall’investimento in nuovi macchinari per le aziende che vogliono magari ampliare o riconvertire la propria produzione alla creazione del proprio sito web, dalla messa online di un ecommerce alla creazione di canali social dove possiamo interagire direttamente con il nostro pubblico di consumatori, fino ad arrivare a nuove strategie comunicative e pratiche in grado di darci quella marcia in più, conferirci quell’unicità che può permetterci davvero di emergere dal rumore di fondo, di differenziarci dalla concorrenza, di attirare i nostri clienti e soddisfare i loro bisogni.

Ma come fare tutto questo? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.

FAR RIPARTIRE L’ATTIVITA’ DOPO IL LOCKDOWN: ANALIZZARE LA SITUAZIONE DI PARTENZA

Dobbiamo ripartire, questo è l’unico dato di fatto di cui abbiamo la certezza matematica, ma il problema resta il come.

Il primo passo per poter programmare una ripartenza davvero efficace è fermarsi e analizzare il punto esatto in cui ci troviamo e farci le giuste domande, qualunque sia la nostra attività. Che sia un’azienda piccola o grande, un’attività commerciale, una libera professione o qualsiasi altra attività, la prima regola è capire qual è la nostra situazione attuale, a che punto siamo rimasti prima del lockdown, quali risultati avevamo raggiunto e quali invece non eravamo riusciti ad ottenere.

E’ necessario anche fare uno sforzo maggiore, interrogarci sull’efficacia del nostro business, sulla tipologia di clientela che abbiamo avuto finora, sui rapporti che siamo riusciti a costruire con clienti, fornitori, rivenditori. Se siamo stati bravi e siamo riusciti a costruire nel tempo una nostra reputazione e un rapporto continuativo basato su fiducia e rispetto con i nostri interlocutori, questo sarà indubbiamente un punto dal quale ripartire, cercando di migliorarlo in ogni modo.

Se non lo abbiamo fatto prima del lockdown invece, dovremo necessariamente progettare di metterlo in campo proprio quando riapriremo la nostra attività. Dovete ricordare sempre che non esiste migliore pubblicità per il proprio lavoro dell’apprezzamento dei vostri clienti: se saranno soddisfatti diventeranno i vostri migliori testimonial, ma perché lo diventino occorre mettere in campo strategie di comunicazione e marketing ben precise.

RIPARTIRE DOPO IL LOCKDOWN: COME STA IL VOSTRO BRAND POSITIONING?

Quando si parla di brand e di tutte le attività ad esso connesse, si spalanca un mondo talmente vasto che è impossibile affrontarlo per intero qui: basti pensare che per un corretto brand positioning vanno analizzati elementi quali la brand awareness, la brand image, la brand loyalty. Ma a noi in questo momento interessa principalmente sapere che posto occupa il nostro brand nell’immaginario dei nostri clienti, discorso che si ricollega direttamente a quello portato avanti nel precedente paragrafo.

Le domande che dobbiamo porci in questo senso sono legate non tanto ai nostri bisogni, ma a quelli dei nostri clienti ideali:

come ci percepiscono le persone che si rivolgono a noi o acquistano i nostri prodotti? Sono soddisfatti? Potrebbero esserlo di più? Come potremmo conquistare nuovi clienti o fidelizzare quelli con i quali siamo già entrati in contatto?

Un elemento che ci terrei a specificare arrivati a questo punto è il seguente: non importa quale tipo di attività abbiamo, se operiamo nel campo della moda, dell’arredamento, dei viaggi, del food, del marketing, dell’energia sostenibile o di qualunque altro tipo di settore. Il rapporto con i propri consumatori, con i clienti, con i prospect o con i rivenditori dev’essere sempre messo al centro di tutto. Senza la loro fiducia, il loro rispetto ed apprezzamento, la soddisfazione dei loro bisogni e delle loro aspettative, qualsiasi attività è destinata a fallire o, in questo caso specifico post lockdown, a ripartire sconfitta fin dall’inizio.

E’ dunque fondamentale rivedere la propria attività e, soprattutto, il proprio modus operandi: come mi interfaccio con la mia clientela e come la trovo? Aspetto che i miei potenziali consumatori arrivino da soli, magari passando casualmente di fronte alla vetrina del mio negozio, sperando che entrino? Oppure aspetto che i miei potenziali rivenditori si accorgano di me cercando su google o tramite passaparola perchè magari può capitare il colpo di fortuna? O ancora spero di vendere i miei servizi o i miei prodotti stando lì, con il mio bel sito vetrina, aspettando che qualcuno si accorga di me? O, ancora, ho un ecommerce e spero che magari i clienti acquistino senza dare loro nessun motivo reale per farlo e senza nessun tipo di comunicazione con loro?

Ovviamente la risposta corretta da dare a tutte queste domande è: NO. Non è questo il modo per ripartire.

Se prima del lockdown era questo il vostro modo di agire, è arrivato il momento di voltare pagina.

Eccovi allora alcuni consigli per dare subito sprint alla vostra attività. Fatene buon uso.

1. CREARE UN SITO WEB/E-COMMERCE

Quasi tutte le attività professionali possono trarre vantaggio dall’avere una propria vetrina digitale o un proprio negozio online: che siate dei commercialisti che desiderano trovare nuovi clienti, farsi conoscere e migliorare il proprio personal branding; che siate delle trainer o delle insegnati di qualche disciplina che desiderano mantenere il contatto con i propri iscritti mentre la palestra è chiusa; che siate dei negozianti che vogliono vendere i propri capi; che siate dei ristoratori che vogliono far ripartire la propria attività dopo il lockdown, quasi tutti possono trarre vantaggio dall’avere una propria dimensione digitale.

Ovvio che per alcuni basterà un sito web, per altri sarà necessario un e-commerce: dipende tutto dall’attività.

Tramite il sito web potete raccontare chi siete, farvi contattare, dimostrare le vostre professionalità pubblicando contenuti o video (se siete dei liberi professionisti o avete attività che si prestano a questa tipologia di comunicazione), trovare clienti posizionandovi nel modo giusto sui motori di ricerca, creare sezioni dedicate ai vostri clienti e creare un rapporto continuativo attraverso l’invio di newsletter con cui informarli, coccolarli con qualche sconto, raggiungerli per promuovere i vostri prodotti.

Insomma creare un rapporto umano, prima che commerciale.

E se vendete prodotti, l’ecommerce vi permetterà di vendere oltre i confini del vostro negozio fisico, del vostro ristorante, della vostra agenzia viaggi in centro paese. Potete vendere capi di abbigliamento, corsi di fitness, pacchetti vacanze, persino food box. E potete decidere voi il raggio d’azione: che sia la vostra città, altre regioni o Paesi fuori dall’Italia.

2. APRIRE I GIUSTI CANALI SOCIAL

So cosa state per dirmi: ma se apri un account facebook o instagram, anziché il sito, non è uguale?

Vi rigiro la domanda per farvi capire il concetto: se voi anzichè avere un negozio fisico, vi mettete per strada a vendere i vostri prodotti, non è uguale?

La risposta sono certa che l’avete già trovata.

Il sito o l’ecommerce è come il negozio fisico/ristorante/azienda: è il vostro mondo. Lì potete decidere tutto quello che riguarda la vostra attività: come presentarvi, come comunicare, come impostare le strategie di vendita, come restare in contatto con i vostri clienti.

I social non sono altro che dei canali attraverso i quali convogliare il vostro prubblico di riferimento (leggi target) al vostro sito. Ovviamente per convertire. E per conversione non intendo per forza concludere la vendita, quello dipende dai vostri obiettivi di business: una conversione può essere un acquisto, una richiesta di contatto, una prenotazione, la richiesta di un appuntamento e via dicendo.

Quindi aprite il vostro canale social o i vostri canali social: scegliete quello più adatto ai vostri obiettivi e alle vostre necessità, ma senza mai perdere di vista il vostro target (che dovete conoscere come le vostre tasche).

Altro elemento fondamentale che vale la pensa sottolineare sempre: i canali social, facebook, instagram o qualunque altra piattaforma scegliate (potrebbe essere linkedin per un’azienda strutturata o un libero professionista), ricordatevi SEMPRE che non basta aprirli, metterci su 4 foto e poi lasciarli lì a fare la muffa.

I canali social devono SEMPRE avere una strategia dietro, un’immagine curata e coerente, contenuti studiati appositamente per attirare l’attenzione, conquistare, convertire. Quindi no, non basta che ogni giorno vi svegliate e pubblichiate quello che vi sembra più carino, non funziona.

Per lo stesso motivo non vanno guardati i like, ma le interazioni e soprattutto la loro qualità.

Scontato, ma mai troppo, ricordarvi che le sponsorizzazioni non sono un optional, ma sono fondamentali (leggi obbligatorie) se volete davvero raggiungere dei risultati.

Se volete aumentare le vendite, il traffico al vostro sito e, in generale, farvi trovare online e offline, farvi pubblicità è l’unico modo per raggiungere i vostri obiettivi.

 

TROVARE LA PROPRIA USP (UNIQUE SELLING PROPOSITION) E CREARE UNA STRATEGIA EFFICACE

Una volta analizzata la situazione di partenza, la vostra attività, il modo in cui vi presentate, con cui comunicate con i vostri clienti o il modo in cui li procacciate (passatemi il termine), dovete capire qual è la vostra unicità, in che modo potete enfatizzarla e in che modo potete trasmetterla ai vostri clienti per trasformarli in clienti di ritorno.

Ecco alcuni spunti:

  • Sei una bravissima consulente di immagine o una personal shopper? Trasferisci la tua attività online e integra i servizi “di persona” con webinar e iniziative digitali per mantenere il rapporto con la clientela e continuare a lavorare nonostante le restrizioni imposte dal Governo.Dai consigli, suggerisci abbinamenti, mantieni il focus.
  • Sei un commercialista? Offri consulenze online, crea webinar o risorse scaricabili, gratuite e a pagamento, mantieni aggiornati i tuoi clienti con le newsletter.
  • Sei una negoziante? Apri un ecommerce, fotografa i tuoi capi e vendili anche online, mantieni il rapporto con i clienti mostrando i capi sui social, fai delle dirette dal tuo negozio, invogliali con sconti o iniziative particolari.
  • Hai un ristorante? Usa il sito web per gestire prenotazioni, pubblicizzare altri servizi (magari il catering, degustazioni, ecc.), pubblica menù e iniziative e poi usa i social per canalizzare traffico e attirare la clientela.

Se è vero che il distanziamento sociale è e sarà ancora mantenuto a lungo, sono tante le iniziative, in ogni settore, che possono essere messe in campo, basta un po’ di creatività e buonsenso.

Ad esempio i negozianti di un piccolo centro, o di un quartiere, possono allearsi tra loro unendo le forze per rilanciare le proprie attività. Possono dar vita ad un piccolo sito web condiviso dove dare a ciascuno il proprio spazio online oppure puntare su canali social condivisi dove promuoversi a turno. Volendo è possibile mettere una piccola cifra a testa per creare sponsorizzazioni e avere maggiore visibilità per i servizi e i prodotti offerti.

Infine, una cosa che non mi stancherò mai di consigliare è NON FERMARSI MAI. Approfittate di questo momento di stallo, se non lo avete già fatto, per formarvi sulla vostra professione, migliorare e apprendere nuove competenze: può essere un corso online, dei webinar, la lettura di qualche libro mirato. Internet offre una miniera inesauribile di contenuti: usateli per diventare la migliore versione di voi stessi e ripartire con più forza e consapevolezza di prima.

In bocca al lupo e buona ripartenza 😉

 

Vuoi ripartire al meglio con la tua attività? Vuoi trovare la tua dimensione professionale e reinventare il tuo lavoro in modo strategico? Hai bisogno di consigli mirati che possano dare risposte concrete ai tuoi dubbi?
Scrivimi per una consulenza o per richiedere informazioni: claudiagiordano.fashion@gmail.com

Post a Comment

Claudia Giordano - Fashion Marketing & Digital Strategy | © Copyright 2020 | Privacy Policy